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Gioco online: cosa prevede la normativa italiana

Negli ultimi anni si è assistito ad è un vero e proprio boom dei siti di gioco in rete. Una espansione che trae origini sicuramente dall’innovazione tecnologia che ha pervaso praticamente ogni settore economico del nostro Paese – e non solo – ma anche e soprattutto, in questi ultimi mesi, come conseguenza della pandemia, la quale ha costretto alla chiusura dei centri di gioco fisici, portando gli utenti a giocare in rete.

La diffusione di siti di gioco è stata senza ombra di dubbio virale: sono sempre di più le persone che decidono di investire nel settore, ricercando i migliori bookmakers in circolazione e provando a trarre un profitto effettivo.

Ma com’è che la legge italiana disciplina questo particolare settore? Ci sono delle normative vigenti che sono volte a tutelare il giocatore? In questo breve articolo troverai un’overview della normativa applicabile.

Normativa Europea: ecco cosa prevede

Nella sfera del gioco d’azzardo, non esiste una regolamentazione UE specifica per il settore. Il modo in cui i paesi dell’UE organizzano i loro servizi di gioco d’azzardo dipende interamente da loro, purché in linea con le libertà fondamentali previste dal trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), come interpretato dalla Corte di giustizia europea. In altre parole, il legislatore comunitario ha lasciato mano libera ai legislatori nazionali.

Attenzione del legislatore è stata riservata proprio il gioco in internet, ossia quello che la Direttiva 98/34/CE definisce come “un servizio che implica una posta pecuniaria in giochi dipendenti dalla fortuna, comprese le lotterie e le scommesse, forniti a distanza, mediante strumenti elettronici su richiesta del singolo destinatario di servizi”. Il rischio di un vuoto legislativo, in effetti, specialmente in un momento in cui si era verificata una espansione repentina ed una moltiplicazione dei siti di gioco presenti in rete, era significativo. La normativa italiana, nella fattispecie, dispone una serie di limiti sia su base comunale che regionale: basti pensare al fatto che esistono delle regole anche per quanto riguarda il distanziamento tra un punto di gioco e un altro (per quanto riguarda i locali fisici, chiaramente, e non quelli online).

Gioco online: come è stato normato più di recente

L’ultima legge fondamentale riguardo il gioco è sicuramente quella del 2018, il noto Decreto Dignità e delle successive linee guida AGCOM del 2019. Si tratta di una normativa che ha rivoluzionato il mondo delle pubblicità in materia di scommesse e che ancora oggi lascia degli strascichi molto evidenti. Ai sensi del decreto, infatti, viene vietata in qualsiasi forma l’azione di sponsorizzare qualsiasi attività legata al gambling, al gioco, a prescindere dai media. Perciò, qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi e scommesse con vincite e premi in denaro, non è più consentita. Ciò include anche i casinò online.

Dopo una fase di c.d. deregulation, in cui fino al 2002 si era cercato di deregolamentare il gioco d’azzardo, per una serie di ragioni, tra cui la crisi economica post-2001, il gioco pubblico è stato utilizzato come uno strumento di pianificazione fiscale, ossia come una leva finalizzata al reperimento di risorse finanziarie per ridurre il debito pubblico, e la sua regolamentazione è tornata in auge. In primis, con la l. del 2005, n. 266, la quale attribuiva alle Agenzie delle Dogane e dei Monopoli la facoltà di regolamentare il settore del gioco online e in conseguenza della quale venivano vietati tutti i siti che non dispongono le autorizzazioni necessarie. Successivamente, nel 2009, con la legge n. 88 viene resa obbligatoria da parte dei siti del settore gambling il divieto di gioco per i minori ed una serie di obblighi e limiti legati alla presentazione dei documenti di identità per registrarsi.

 

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